IMMIGRATI: COSTRUIRE PONTI O INNALZARE MURI?
Già da qualche mese io e la mia classe abbiamo iniziato
un
progetto sull’immigrazione, per comprendere meglio questo complesso problema sociale.
Tutto ha avuto inizio con una piccola mostra di opere,
installazioni e manufatti artistici dedicati all’argomento delle migrazioni
svoltasi in Cascina Grande, (alcune delle opere pittoriche appartenevano alla
nostra professoressa di educazione artistica!).
Lì i professori dopo un breve discorso di approfondimento
sull’argomento della migrazione ci fecero osservare le opere presenti, leggere
le descrizioni di esse per poi riunirci a cerchio per discutere dell’argomento.
Parlammo per lo più di possibili progetti artistici basati sul tema e accennammo
due parole sul razzismo e sulle discriminazioni.
Da quel giorno il professore di italiano ci propose di creare,
organizzati in gruppi da lui scelti, dei cartelloni sull’argomento della migrazione
,suddiviso in cinque grandi aree:
·
l’
immigrazione oggi,
·
l’
immigrazione nel passato,
·
l’
immigrazione in Europa,
·
l’
immigrazione nel mondo,
·
la
domanda fatta da Papa Francesco “Dobbiamo costruire ponti o innalzare muri?”.
Non si trattava solo di fare una ricerca storica, ma anche di conoscere e raccontare storie vere di successo e di sconfitta di percorsi migratori.
Abbiamo inoltre avuto la possibilità di incontrare due giovani profughi di colore accompagnati da un educatore del Centro. un Centro
di Accoglienza per richiedenti asilo politico qui a Rozzano (“Casa di Betania”
che si trova a Villalta di Pontesesto)
I due migranti ci hanno parlato della situazione che hanno
dovuto affrontare una volta sbarcati in Italia, ci hanno narrato le loro storie
ed il viaggio difficile alla ricerca di una vita possibile, mentre il loro
accompagnatore ci ha raccontato alcune questioni generali sul tema dell’immigrazione.
A settembre organizzeremo una visita al Centro perché è dalla conoscenza
reciproca che si possono costruire ponti ed abbattere muri di paura e
diffidenza.
Matteo Mariotto
Questo è il video da cui è partito il nostro lavoro:
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