NEL MONDO DEL FANTASY
La nostra classe ha partecipato al progetto "Racconti fantastici della Terra di Mezzo" nato dalla collaborazione della nostra scuola con la biblioteca di Cascina Grande e il Dottor Giuseppe Bartorilla. Nel corso dell'anno abbiamo scritto alcuni racconti fantasy coi relativi fumetti; riportiamo qui quelli che sono stati premiati durante la festa della scuola del 28 maggio 2016.
L’AVVENTURA DI CHEASE
Di Gabriele Granata e Matteo Mariotto
A
Greenland era notte. Un ragazzo di nome Chease, biondo e dagli occhi azzurri,
di 11 anni, era sul tetto di casa sua, a guardare affascinato il cielo.
In
quel momento vide una luce venire verso di lui; era una fata: aveva gli occhi
verdi, i lunghi capelli biondi, le ali trasparenti, era leggiadra e dal volto
melodioso. Ella lo prese per mano e lo portò via con sé. Ella lo portò verso
una stella dove era racchiusa UTOPIA,
un leggendario mondo di cui si narrava nei testi antichi, composto da vari
regni. Una volta scontratisi contro la stella, vi entrarono.
Arrivati,
la fata si presentò, si chiamava Cristal; portò Chease davanti ad un castello,
lì vi era un uomo dalla folta barba grigia e dai capelli chiari, che piangeva.
La fata gli disse che era il re Artur, sovrano di quel piccolo regno dal
lussureggiante verde, interrotto solo da un piccolo villaggio.
Chease
gli chiese che cosa non andasse, il re gli rispose: “Lo stregone di nome Foul,
che minaccia questo regno da anni, è tornato e ha rapito mia figlia Elena,
nonché la principessa di questo piccolo regno”.
Chease
allora promise di aiutarlo. Il re gli diede la sua spada magica Pendragon
creata dal fuoco di un vulcano, la fata lo accompagnò nel suo lungo e
pericoloso viaggio.
Si
diressero verso il castello del nemico: dovettero attraversare due biomi
diversi.
Un
deserto, arido e asciutto, senza alcuna vegetazione, con sabbie dorate ed
arroventato da un sole cocente.
Nel
corso del cammino, Chease e Cristal percepirono la sensazione di infinito. L’uscita
da questo luogo era custodita da un mostro dalle grandi chele e dotato di una
mortale coda acuminata.
Il
secondo ambiente che dovettero attraversare fu una giungla abitata da creature
orribili e spietate, a caccia di prede da uccidere. Questo luogo era umido e
caldo, con liane che pendevano da alberi giganti ed era abitato da un popolo di
elfi; che faceva prigionieri tutti quelli che si addentravano in quel luogo.
In
questi biomi conobbero due creature fantastiche: un mago ed un elfo …
Infatti,
dopo lunghi giorni di cammino, videro una capanna di paglia e legno, dove
viveva il mago Oldfire, dalle vesti semplici e dagli occhi castani, (era
diverso da come se lo immaginava Chease) che li ospitò per bere e mangiare
qualcosa.
Chease
allora gli offrì alcuni doni del re, se li avesse aiutati
nel loro viaggio. Il mago naturalmente accettò per il motivo che, per uscire
dal deserto, bisognava uccidere lo scorpione gigante guardiano e loro avrebbero
potuto aiutarlo nell’impresa.
La
fata accecò lo scorpione con la sua luce magica; lo scorpione per difesa provò
a colpirli con la sua coda dal veleno mortale, però Oldfire con delle scariche
di fulmini lo paralizzò impedendone il colpo. E così potettero passare.
Dopo
un po’ di tempo si ritrovarono nella giungla dove furono catturati dalla tribù
della Fogliasecca governata da un elfo che si chiamava Legolas che li buttò
nella loro prigione per tre giorni. Il quarto giorno Chease lo supplicò di
lasciarli andare perché dovevano salvare la principessa Elena. Egli, scoperta
la verità, chiese loro perdono e decise di accompagnarli nel loro viaggio.
Arrivati
al castello, un potente drago dalle scaglie di un rosso ardente sorvegliava il
vulcano che forgiò Pendragon situato vicino al castello dello stregone Foul.
Inoltre, intorno al castello scorreva un fosso di lava ardente: quella cosa
solo li separava da Foul. Ma per loro non era un problema perché il mago con
l’incantesimo della levitazione li sollevò e li trasportò dall’altra parte.
Il
drago, enorme e con sbuffi di fumo dal naso, si scagliò con furia addosso agli
eroi colpendo la fata con i suoi poderosi artigli, stordendola e
disabilitandola, per il seguito della battaglia. Il mago scagliava fulmini e
l’elfo frecce avvelenate; ma fu tutto inutile poiché le scaglie del drago erano
troppo spesse. Così il drago lanciò una potente fiamma sul mago, l’elfo, la
fata e Chease. Il mago con le sue ultime forze li protesse con la sua bolla
magica, ma essa poi si ruppe e il mago svenne. Successivamente il drago con un
solo colpo d’ali, fece volare l’elfo, che sbatté violentemente contro un muro
della torre e svenne.
Il
drago stava per attaccare Chease. Stava per uccidere tutti gli eroi
dell’avventura però nel momento del bisogno, dopo alcune preghiere fatte dal
mago (rinvenuto), dal vulcano apparve una meravigliosa fenice dalle piume di
fuoco che attaccò il drago.
Con
il becco riuscì a penetrare fra le scaglie del corpo del drago e lo uccise, ma
esso le procurò ferite tali da ucciderla a sua volta. Allora il gruppo
(rinvenuto) fu ancora più determinato a uccidere lo stregone Foul.
Salirono
sulla torre più alta del castello fino ad arrivare in cima ad essa.
Lì
incontrarono Foul, aveva una folta barba scura, gli occhi neri come la pece e
il vestito nero come il carbone. Egli scatenò potenti magie neutralizzando
tutti gli eroi: dal mago, alla fata, all’elfo. Tutti tranne Chease che
coraggiosamente estrasse Pendragon e trafisse nel petto lo stregone liberando
la principessa Elena.
Chease
in quel momento la vide, aveva più o meno la sua stessa età, aveva gli occhi
azzurri e lunghi capelli biondi. Sembrava gentile e dolce: Chease fu molto
colpito da Elena.
Poi
davanti a loro apparve la fenice che li aveva salvati prima: era risorta dalle
sue ceneri e, con il suo aiuto, tornarono al castello del re Artur.
Tornati
al castello, Artur riabbracciò sua figlia e diede agli eroi tutte le cure di
cui avevano bisogno e li fece riposare.
Quello
stesso pomeriggio il re li nominò Cavalieri del Regno: il mago assunse il
titolo di nobile; l’elfo di arguto; la fata di leggiadra e Chease di
coraggioso.
Il
re diede all’elfo una carrozza per tornare al suo villaggio, e il mago rimase
ad abitare nel castello. Chease tornò a casa con l’aiuto della fata.
Chease
venne lasciato sul tetto di casa sua, dove ripensò ai suoi strabilianti nuovi
compagni di avventura speranzoso di rincontrarli e di rivedere Elena.
L'AVVENTURA DI JIM
Di Silvia Biondino e Monica Brancaccio
In
una piccola città abitava con la sua famiglia Jim, un bambino molto magro ed
agile dai capelli neri, gli occhi marroni e la bocca sottile. Era un bambino
molto timido ed anche curioso. Un giorno scoprì nell'app store un gioco di nome
Geometry Dash e decise di scaricarlo. Iniziò subito a giocarci e superò con
facilità il primo livello. Ad un tratto lo schermo iniziò a risucchiarlo e lui
non ebbe scampo. Per ritornare a casa doveva superare i dieci livelli che
contenevano molte difficoltà: salti impossibili, personaggi strani e blocchi
trasparenti che ingannavano i giocatori. All'inizio del quarto livello incontrò
Trampolo, un personaggio altruista e gentile con tutti, anche se non era una
persona ma un semplice punto luminescente che lo avrebbe aiutato a salire più
in alto. Fino al quinto livello andò tutto bene, finché non incontrò Punto
Sporgente, un personaggio malvagio, maleducato. In fondo però neanche lui era
una persona, ma un semplice ago che spuntava sotto di lui uccidendolo e
facendogli ricominciare tutto il livello da capo. Inoltre era uno dei livelli
più difficili con mostri spara laser che lui doveva schivare. Jim era disperato,
non riusciva a sconfiggere Punto Sporgente essendo timido e non volendolo
affrontarlo faccia a faccia sconfiggendolo e umiliandolo, visto che lui era
l'unico ad averlo ferito cosi tanto da farlo arrendere. Verso la metà
dell'ultimo livello, di colore rosso essendo il più difficile, si ripresentò
Punto Sporgente pentito di ciò che aveva fatto e pronto ad aiutarlo a
sconfiggere il boss di Geometry Dash, uno dei personaggi più spietati del
gioco, mostro enorme dai denti più appuntiti di un ago e dagli occhi più rossi
del fuoco. Cosi alla fine dell'ultimo livello Punto Sporgente e Jim
affrontarono il boss con degli oggetti magici trovati nel livello come un arco
incantato con power II. Jim e Punto Sporgente vinsero contro il boss grazie
alla loro collaborazione. Per sdebitarsi con Trampolo e Punto Sporgente decise
di portarli con lui a casa facendo loro vivere una vita normale, senza ansia di
personaggi cattivi che potevano ucciderli. Con questa esperienza Jim si rese
conto di essere cambiato, acquisendo coraggio e autostima e inoltre non
dimentichiamo che… vissero tutti felici e tecnologici!
LA SFERA MAGICA
Fumetto di Mattia Don e Gian Maria Stifani