DESCRIZIONE DEL GIARDINO DELLA MIA SCUOLA
C’era un sole caldo che
illuminava il paesaggio e riscaldava l’ambiente; mentre erbe ed arbusti di
varie altezze si stendevano su un piccolo prato decorato da fiori di svariati
colori, chiari e scuri: gialli, viola e bianchi.
Su questo prato, decorato,
c’erano insetti che volavano; tra cui le farfalle che con i loro sgargianti
colori si mostravano alla natura accompagnate dalla musica delle cicale.
Mentre sempre nell’aria volavano
le vespe e le api, come se volessero ballare a quel canto; e sempre rivelate
dal sole, ombre che donavano fresco, presso le quali i miei compagni andavano, per
riposarsi dal caldo e per assaporare anche loro quello spettacolo.
Mentre gli alberi, con i loro
ricci, che penzolavano dai rami, si estendevano alti sul prato mostrando le
loro foglie abbellite dalle luci del sole e colorate dall’autunno; i ragni
approfittavano di questa vegetazione tessendo le loro ragnatele che in fondo
hanno un ché di affascinante nonostante stiano ovunque nell’aria, tra le
foglie, nell’erba.
Questo paesaggio nascondeva anche
meravigliose sensazioni tattili, come il ruvido di alcune piante e foglie:
mentre queste foglie stavano in alto sui rami che si protendevano verso il
cielo, il tronco dell’albero aveva una ruvida e dura corteccia.
L’erba che ricopriva questo prato
era bagnata, umida e c’erano dei funghi marrone chiaro il cui colore non era in
sintonia con il verde intenso del prato.
I clacson e le canzoni della
radio delle auto stonavano su questa meraviglia e rompevano gli equilibri della
natura.
Matteo Mariotto